I primi documenti che parlano della chiesa di Staro risalgono alla fine del 1600.

In quell'epoca il il quartiere di Staro dipendeva amministrativamente dal comune di Valli dei Signori ed ecclesiasticamente dalla chiesa arcipretale di Santa Maria di Valli.

Staro era costruito da venti contrade, alcune delle quali sono scomparse, come ad esempio contrà Finco, Fornasa, Sottoriva.

L'attività prevalente era costituita da un'agricoltura di sussistenza, con la coltivazione di orzo, patate, mais e piante da frutto. Non trascurabile era anche l'attività silvo-pastorale e la produzione della carbonella alla quale erano dedite particolarmente le famiglie Brandellero.

Molto carenti e disagevoli erano le vie di comunicazione, L'asse viaria principale partiva da contrà Riva e scendendo lungo il crinale del Gasteghe-Griglio, attraversava il torrente Sterbise in prossimità della contrà Bise, quindi risaliva verso contrà Rompi e, seguendo il corso del torrente, a sinistra, raggiungeva la piazza di Valli, dopo aver toccato le contrade Gaiche, Gobbi ed Ertele. Si trattava naturalmente di una mulattiera piuttosto ripida e pressoché impraticabile ai carri.

 

La parrocchia di Valli era retta da un arciprete, coadivulato da altri sacerdoti, destinati ai quartieri dove esistevano gli oratori.

Staro era invece priva di un edificio di culto e i fedeli erano costretti a scendere a Valli (km.6) per assolvere al precetto festivo e per tutti gli altri servizi religiosi come i battesimi, i funerali e i matrimoni.

Da qui la necessità, manifestata a più riprese dalla popolazione di avere sul posto una chiesa.

Il primo documento che attesta questa necessità risale al 10 gennaio 1684 ed è una lettera inviata al Vescovo di Vicenza per ottenere l'autorizzazione a costruire l'edificio sacro.

Probabilmente la risposta fu negativa come fu negativa la risposta ad un'altra missiva del Gennaio 1687. La terza lettera, in data 10 settembre 1687 ottenne invece l'approvazione vescovile ed era corredata da un disegno che illustrava le caratteristiche tecniche dell'erigenda chiesa. Lo schizzo era stato disegnato da Don Giacomo Filippi Farmar di Valli e firmato dal notaio Giovanni Giacomo Rompato.

La chiesa fu dedicata alla SS.Trinità, sotto la protezione di S.Antonio di Padova.

Un successivo documento dello stesso notaio, in data 10 Giugno 1694, precisa i termini del contratto di acquisto del terreno che, doveva avere un'area di circa 4200 mq.

Gia nel medesimo anno i lavori di costruzione erano in fase avanzata di realizzazione, Infatti sul frontone della chiesa si legge ancora oggi la data 1695.

La chiesa era nata nel 1695 come un oratorio con un tetto in paglia.

Agli inizi del 1700 si contavano 350 anime "da comunione", ed era il nucleo più numeroso e importante della Parrocchia di Valli.

L'autorizzazione a celebrare la Messa venne concessa il 31 Maggio 1702 dal Vicario generale Mons.Filippo Sale, con la clausola che la S.Messa doveva essere celebrata solo nei giorni non festivi e con l'esclusione del Sacramenti del Battesimo, Matrimonio e dei funerali.

 

Un altro documento del notaio Rompato, in data 3 ottobre 1703, precisava che gli "uomini del quartiere di Staro" hanno versato all'officiante Don Giacomo Letter 60 Fiorini perché celebrasse quattro messe alla settimana.

A sua volta la popolazione di Staro, pur consegnando il "quartese" all'Arciprete di Valli, contribuiva con offerte spontanee e con lasciti testamentari al mantenimento del sacerdote.

Per meglio curare gli interessi della chiesa, gli abitanti si organizzarono in questo modo:

Ogni anno venivano eletti dieci uomini, detti "agenti", con compiti diversi e uno di loro fungeva da esattore ed era incaricato a riscuotere gli interessi dei lasciti e a consegnare una somma al sacerdote officiante in base alle Messe celebrate.

Nel 1738 la chiesa di Staro ottenne dal vicario la licenza di celebrare la S.Messa domenicale.

Finalmente nel 1797, il vescovo Mons. Marco Zaguri trasformò la chiesa in "Curazia" rendendola quasi del tutto indipendente dalla parrocchia di Valli.

Venne inoltre autorizzata la costruzione del Battistero, dei confessionali, del cimitero e di un archivio con i libri canonici dei battesimi, matrimoni e defunti.

Sempre nel 1797 furono eseguiti altri lavori di completamento di quelli iniziati tre anni prima, in particolare fu acquistato dalla chiesa di S.Michele di vicenza l'altare barocco che è l'attuale altare maggiore, di particolare valore artistico.Nel 1837 furono definiti i confini territoriali della Curazia di Staro dall'Arciprete di Valli don Giuseppe Pozzar e dal curato di Staro, don Giacomo Stocchero e fu concordato il diritto a favore del Curato di raccogliere il quartese.

Nel 1798 esso giunse a Valli su carri trainati da cavalli, e da lì trasportati a braccia dalle donne della filanda di Riva di Staro fino a Staro.

Nel 1911 si costruì la cantoria.

Nel 1923 il Vescovo di Vicenza, monsignor Rodolfi, vista la perdita del documento ufficiale della elevazione in Curazia, dichiara nuovamente curaziale la chiesa di Staro

L'8 dicembre 1924 il Vescovo di Vicenza, mons. Rodolfi, trasformava la curazia di Staro in Parrocchia. Inoltre il vescovo definì che il confine della parrocchia "da sinistra del Baffelàn, discende per la dorsale boschiva delle Frate fino alla valle Seraiera. Segue poi la valle [...] e raggiunge la località Stedile, risale lo Spitz e di là si abbassa in direzione sud-est per incontrare la strada della contrada Offiche, l' attraversa e continua sulla dorsale del monte fino a Valle Sterpa, includendo le contrade Sericati e Sottoriva. Di là prosegue lungo la valle e s'incontra con la strada comunale, dove raggiunge la confluenza con la Valle Lovetto nei pressi della Bise, ritorna verso mezzogiorno e percorre la valle medesima fino all'incontro con la valletta della Ciorce. Infine risale la costa montuosa fino alla cima delle Some, dove è posto il confine con le parrocchie di Rovegliana e Recoaro. [...] Gli abitanti delle contrade Griglio, Sericati e Sottoriva saranno liberi di associare le salme dei loro defunti alla chiesa preferita".

Il 7 giugno 1927 don Antonio Zamperetti diventava il primo parroco di Staro.

Nel 1930 si iniziò la costruzione di due cappelle laterali dedicate alla Madonna e al Sacro Cuore.

Nel 1934 la parrocchia passa dal vicariato di Schio a quello di Valdagno, considerato più comodo e raggiungibile facilmente con i mezzi pubblici da Recoaro (inoltre molte persone di Staro lavoravano o commerciavano con la Valle dell'Agno).

La parrocchia di Staro viene riconosciuta civilmente solo nel 1955.

Don Giacomo Fabris, parroco dal 1952, usufruendo del marmo e delle colonne delle balaustre, fece secondo le nuove norme del Concilio Vaticano II°, l'altare rivolto verso il popolo e l'ambone per la proclamazione della parola di Dio, Inoltre restaurò il campanile e diede la tinteggiatura all'esterno della chiesa.

Nel 1961 la parrocchia ritorna al vicariato di Schio, dove nel frattempo era sorto l' ospedale di riferimento per gli abitanti di Staro.

Nel 1966 la chiesa fu dotata di un impianto di riscaldamento.

Nel 1989 venne installato nella chiesa un organo elettronico e nel campanile la sesta campana.

Dopo il restauro delle vetrate, la nuova tinteggiatura dell'interno della chiesa e la sistemazione del tetto, Domenica 18 Giugno 1995, festa del Corpus Domini, nella ricorrenza del terzo centenario della fondazione della Chiesa, Mons. Pietro Nonis, Vescovo di Vicenza Consacrò la chiesa, in tale data la Parrocchia contava 482 abitanti e 174 famiglie.

 

 

La chiesa, in stile barocco, custodisce opere del Marinali ed è costituita da una navata, da due piccole cappelle laterali e tre altari. Il campanile, addossato alla chiesa, presenta una cupola diversa da quella dei primi anni del ‘900. Esso ospita sei campane, dedicate a S.Pietro, S.Maria, S.Domenico, S.Antonio e a S.Luigi ed una campana più piccola utilizzata per il richiamo alla S.Messa. Durante la I Guerra Mondiale furono messe al sicuro e nel 1919 furono ricollocate al loro posto. Tradizionalmente in paese un determinato suono delle campane avvertiva la popolazione che era arrivato il momento di aggiungere neve alla “giassara”.

 

 

 

 

Alcune foto storiche della Chiesa

 

 

Parrocchia SS. Trinità di Staro

Unità pastorale “Valli”

Orari S. Messe

Domenica e festivi: ore 10.30

Martedì: ore 9.00

 

Adorazione Eucaristica Silenziosa: primo lunedì del mese dalle 15 alle 17

Incontro di preghiera mariana: terzo giovedì del mese alle ore 20.00

 

Tel. 0445-630050 (Canonica Valli del Pasubio)

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MAPPA DEL SITO  

Gruppo Organizzativo Staro APS

Via Martiri della Libertà 17 presso ex scuole elementari

36030 - Valli del Pasubio (VI)

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